I miei viandanti

domenica 20 dicembre 2015

Atmosfere natalizie a Salerno


 L'altra settimana abbiamo fatto una gita in Campania, una giornata dicembrina calda e piena di sole.



Conosco benissimo Napoli, sono stata varie volte a Procida (stupenda), poi Ischia, Sorrento, prima o poi tornerò alla Reggia di Caserta, il resto delle città le conosco poco e niente.

Non ero mai stata, quindi, a Salerno.
In realtà, lo scopo della gita era vedere le luminarie più che la città: dal 2006  si tiene infatti, per un periodo piuttosto lungo (da dicembre alla fine di gennaio, credo) una installazione per tutto il centro storico che si chiama Luci d'Artista, e ovviamente è da vedere col buio, le luci si accendono dalle cinque in poi.





Tutta la città si riveste a festa,  vicoli, piazze, ville storiche vengono decorate con luminarie di vario tipo, mentre sul lunghissimo  Lungomare Trieste viene allestito un mercato di artigianato e specialità gastronomiche salate e dolci della tradizione campana.

Ho visto poco della città, visto che siamo arrivati alle quattro, giusto il tempo di lasciare il nostro pulmann nella zona dello stadio e prendere la navetta (2.50 € andata e ritorno, oppure il normale biglietto dell'autobus a 1 € a tratta, non chiedetemi perché) che percorre sette chilometri di lungomare periferico, pieno di cemento e piuttosto brutto, per arrivare a Piazza della Concordia. Da qui parte la moderna Corso Vittorio Emanuele, una strada di palazzi di cemento che acquista una qualche grazia solo con il tramonto, quando si accendono le luminarie.
In lontananza luccicano  abbaglianti i rami di ghiaccio di un albero di Natale enorme, che sovrasta la Piazza Portanova: da qui si dipana il centro storico che ricorda, per stile e decorazioni, il barocco sontuoso delle altre città campane come Napoli.




Il mio consiglio, se volete andare a Sarlerno, è prendervi tutta la giornata per visitarla alla luce del sole: purtroppo noi abbiamo visto poco, sia perché la città col calar del sole si riempie di turisti, sia perché col buio è difficile apprezzarla come meriterebbe. Prendetevi invece le ore di sole per orientarvi, per ammirare il luccichìo argentato del mare al porto, e magari affondare i denti in una sfogliatella appena sfornata in una delle tante pasticcerie del centro, così da non vagolare a vuoto quando scende il buio e non  essere costretti a seguire il flusso prepotente della folla perché non sapete bene come muovervi in una città sconosciuta.

Come molte città del sud, appena fuori dal piccolo centro storico, già di suo piuttosto fatiscente (ma potremmo dire lo stesso dello smisurato centro storico di Roma, ad esempio), sono cresciuti negli ultimi decenni dei quartieri periferici davvero brutti, a volte orrendi, come quello dello stadio, tra scheletri di grattacieli immersi nel nulla, campi incolti, lungomare desolato e condomini sgraziati in riva al mare.
Ed è davvero un peccato perché il colpo d'occhio sul golfo di Salerno, arrivando dall'alto sull'autostrada abbarbicata sul costone della montagna, è davvero abbagliante e la città, incastonata tra i monti scoscesi e il mare luccicante davanti, potrebbe essere un vero gioiello.



Come al solito, non sappiamo sfruttare le bellezze paesaggistiche che il nostro paese possiede in quantità incredibili, le città  crescono disordinate e cementificate selvaggiamente, senza un vero piano regolatore rispettoso della loro storia e della loro bellezza.
Comunque, Salerno ha saputo creare un evento particolare per attirare turisti a frotte, che al calar del sole  si riversano chiassosi nelle stradine e vicoletti del centro storico (credo che raramente Salerno ne veda così tanti, nel resto dell'anno), solo per vedere questi giochi di luce, a volte di gusto un po' kitsch, e scattarsi selfie in continuazione.

Dalla Piazza Portanova, continuando più o meno in linea retta per quanto ve lo consenta la geometria irregolare dei vicoli, cercate di arrivare alla Villa Comunale, dove si trova l'allestimento più sontuoso, quello ispirato alle fiabe classiche. Ovviamente qui troverete anche il massimo della confusione, tanto che in alcuni punti è quasi impossibile muoversi per la gran folla e per l'incredibile numero di passeggini e carrozzine con pargoli urlanti a spasso.





Tra tutte le attrazioni, quelle più appariscenti sono l'enorme balena blu e i tunnel illuminati, così come le luminarie ispirate ad Alice nel Paese delle Meraviglie.








Noi siamo andati di sabato, cioè in pieno delirio, anche se pure negli altri giorni so che c'è un bel pienone, e devo ammettere che nella folla fare fotografie decenti non è facile e alla fine ti passa pure la voglia, sia di vedere che di fotografare. Ad un certo punto si stava facendo tardi e siamo dovuti andare via, senza essere riusciti a vedere tutto se non da lontano.



Una volta usciti dalla bolgia infernale del centro, siamo scivolati sul lungo mare, circa un paio di chilometri di bancarelle anche qui un po' intasate di folla, ma sicuramente è il modo più facile per tornare indietro, e magari sgranocchiare qualche specialità di pasticceria per ritemprarvi di tanta fatica.

Spero di avervi incuriosito con questa passeggiata salernitana, alla prossima.

3 commenti:

  1. Ciao, ne stavo parlando proprio ieri sera con degli amici.
    Ho visto ieri mattina, l'intervista all'ideatore (o uno degli ideatori) delle luminarie e lui diceva di non aver idea di come queste vengano realizzate (!!!!). Lui si limita a disegnare un bozzetto 20x20 cm e poi tutto lo fa un laboratorio specializzato di Torino, tanto che perfino lui non ha minimamente idea di come possa essere il lavoro "finito". Ma da quello che mi dici e che vedo in foto, devo dire che, malgrado la stranezza del commento dell'ideatore, il lavoro sia stato svolto al meglio :-)
    Magari, se l'allestimento dura fino a fine gennaio, la cosa migliore sarebbe andare a Salerno dopo le feste di Natale e Capodanno ;-)
    Ciao e ...buon Natale !!!!
    Jacopo

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  2. Grazie x queste foto e x quest'atmosfera :-) se non ci risentiamo auguro a te e ai tuoi cari delle felici feste <3

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  3. bellissimo ci siamo stati ieri ,invece di passare il S. Stefano in ozio completo abbiamo preso la macchina e via , ne è valsa la pena! tanti auguri e un abbraccio
    ciao Reby

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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