I miei viandanti

domenica 10 febbraio 2013

Ancora a spasso per Barcellona: la Sagrada Familia


Quanto tempo che non aggiorno il mio blog, mi sono stufata da sola a dirlo, ma è davvero così.
Può essere un controsenso, ma tra i corsi e il resto sono stata davvero occupatissima, fino ad una provvidenziale influenza che, questa settimana, mi ha messo davvero a terra, concedendomi per forza un po' di tempo.


Ho voglia di rimettere le mani in pasta, sicuramente nei prossimi giorni tiro fuori la mia teglia dei muffins e mi metto all'opera: nel frattempo però mi sono resa conto di avere ancora delle foto molto belle da farvi vedere, sia dei miei viaggi che di Roma, forse sarà il caso di aprire la mia riserva di meraviglie, e portarvi di nuovo nella bellissima Barcellona, una città che mi ha conquistato con i suoi colori, il suo cielo azzurro e l'atmosfera marinara ed elegante di una città antica, moderna e modernissima, che non finisce mai di stupire per la sua bellezza.

Questa prima passeggiata ci porta in un bellissima quartiere di Fine Ottocento, leggermente decentrato rispetto alle Ramblas: si tratta del quartiere dell'Eixample, un gioiello architettonico e progettuale che parte da Placa de Catalunya e continua, per belle strade ampie e meravigliosi palazzi, fino alla Sagrada Familia, la nuova cattedrale della città (nuova si fa per dire).



Una visita a questo quartiere richiede più di una giornata, se avete tempo, perché è proprio  qui che si trovano i più begli esempi di architettura modernista, cioè quella corrente chiamata anche Art Nouveau, Liberty o Jugendstil, e che qui è stata maestralmente interpretata dall'architetto Antoni Gaudì.




L'ideale sarebbe approfondire con calma tutte le bellezze originali ed eccentriche di questo architetto come Casa Battllò, la Pedrera e Parc Guell: noi purtroppo non abbiamo avuto tempo per entrarvi, le abbiamo solo viste dall'esterno passeggiandoci per il lunghissimo Passeig de Gracia, ripromettendoci una visita più approfondita la prossima volta.


In ogni caso, una visita alla Sagrada Familia è assolutamente d'obbligo, anche se la fila per entrarvi è davvero chilometrica (un'oretta abbondante, armatevi di pazienza) e il biglietto molto caro, 18 euro (non mi ricordo se comprende anche la salita alle torri, ma quella mi pare l'abbiamo pagata a parte, dopo).

Questa cattedrale immensa, originalissima e modernissima, è ancora un cantiere a cielo aperto, nonostante sia stata iniziata nel  1886, se continua così battera anche la famosissima Fabbrica di San Pietro: Gaudì vi dedicò l'intera sua vita, fino alla morte avvenuta nel 1926, ma ancora i lavori sono in corso. E' un 'opera talmente originale e priva di paragoni, complicatissima nella sua iconografia e ardita nella sua progettazione, che il primo impatto lascia davvero perplessi, e poi non ammette indecisioni, o o la adori oppure non ti piace affatto ( io per esempio l'ho adorata, mentre a mia madre non è piaciuta)


I suoi modelli sono, ovviamente, le grandi cattedrali gotiche, sopratutto quelle francesi come Notre Dame, per la forma, per l'imponenza, per lo slancio verso il cielo e le sue vetrate immense, ma reinterpretate secondo il gusto dell'epoca e forse in maniera anche più moderna, di là da venire, un misto da modernismo catalano, neogotico e anche  influenze cubiste, come si vede dalle decorazioni ceramiche delle cuspidi delle torri.

Per darvi un'idea delle colossali dimensioni, difficili da rendere con delle piccole immagini, posso dirvi che può contenere 8000 persone, ha quattro torri principali dedicate agli Evangelisti che sono state paragonate a castelli di sabbia o termitai, una torre absidale dedicate alla Vergine, una torre più alta dedicata a Gesù e ben dodici guglie minori dedicate agli apostoli, per un totale di 18 torri.

Ha tre facciate, di cui questa è quella sinistra, dedicata alla Morte e Resurrezione di Gesù, finita nel 1986 e dai personaggi dalle linee scabre, geometriche, davvero inquietanti.



Ed eccoci all'interno, davvero spettacolare: il tema naturalistico tipico del modernismo  viene interpretato da Gaudì in maniera spettacolare: tutta la chiesa sembra una foresta pietrificata quasi monocroma, in cui gli enormi ma slanciatissimi pilastri rappresentano gli alberi che svettano verso il cielo, utilizzando in maniera spericolata i nuovi materiali come il cemento armato e le nuove tecniche costruttive dell'epoca, che sembrano sfidare ogni forza di gravità.


Questa è la facciata destra, detta della Natività, in puro stile Modernista,   in cui una materia dura come marmo sembra davvero un ricamo, un impalpabile merletto: terminata nel 1904,  fu l'unica che il maestro vide finita. La facciata principale invece, quella della Gloria di Cristo, è ancora da terminare, ed è coperta dalle impalcature.




Questo ambiente rigorosamente geometrico e naturalistico insieme, è illuminato da una luce trasparente e delicata che proviene da tutte le parti, da innumerevoli finestre e vetrate e rosoni, rendendo l'interno luminoso e per niente cupo.  La tecnica delle vetrate realizzate a piombo,  risalente appunto all'epoca medievale e che si era persa nel corso dei secoli, viene reinterpretata in maniera superba, senza nulla da invidiare alle spettacolari vetrate francesi come Notre Dame o la Sainte Chapelle.








Il soffitto che pare sagomato a grandi girasoli, una meraviglia della tecnica e della fantasia, da lasciare a bocca aperta.







Ed ecco, in fondo, la luce proveniente dalla torre absidale, quella dedicata alla Vergine.


Ed ecco l'interpretazione moderna del baldacchino, arditamente sospeso nell'aria da tiranti d'acciaio, mentre il Cristo è raffigurato con lo stesso slancio verso l'alto, come proteso verso la luce.
La chiesa è ancora priva dell'altare principale.


Dopo aver rimirato ogni angolo e ogni finestra, abbiamo deciso di salire in alto, su per i torrioni: adoro guardare le cose dall'alto, non mi perdo mai una visione spettacolare (la salita in funivia al Mont Juic, la cupola di san Pietro, la cupola di Santa Maria del Fiore), ma questo sarà il racconto della prossima volta....

8 commenti:

  1. Qui di meraviglioso non c'e' solo il monumento in se', ma e' anche la bellissima descrizione e le foto veramente eccezionali. Ripeto una descrizione formidabile per un monumento veramente difficile da descrivere. Complimenti Laura.

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  2. Grazie Mario, le mie foto saranno eccezionali, ma i tuoi acquarelli non sono da meno :)

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  3. Ho girato la Spagna in lungo e in largo, ma non ero mai stata all'interno della Sagrada Familia. Non ero, perché oggi ci sono stata grazie a te.

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  4. finalmente, è bello rivederti in pista coni tuoi splendidi diari di viaggio e le foto sempre bellissime, un abbraccio
    ciao Reby

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  5. Ciao Geillis, bentornata! Credo di averlo già detto ma non sono stata a Barcellona. E' uno di quei viaggi che mi riprometto di fare. Trovo meravigliosa la Sagrada Familia che conoscevo dall'esterno; le foto dell'interno infatti mi hanno folgorata. Grazie per averle postate. Mi piacerebbe molto visitarla un giorno, con te che me ne parli :-). Saresti una guida eccezionale!! Un bacio cara e rimettiti in forze!!

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  6. meravigliose foto per sognare di andare via :)

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  7. Barcellona mi è rimasta nel cuore e vorrei tornarci; abbiamo avuto la fortuna di alloggiare in un appartamentino al barrio gotico, al Passeig del Born, dietro la cattedrale di Santa maria del mar.....la Sagrada Familia chiaramente è stata una bellissima visita d'obbligo!

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  8. Queste fotografie sono spettacolari... mi sono mancati i tuoi diari di viaggio, bentornata!
    ..Spero ti sia ripresa dall'influenza, a presto!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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