I miei viandanti

lunedì 28 aprile 2014

Colori lacustri


Ed eccoci al post del lunedì! Ormai riservo il mio unico giorno libero a due cose, la mattina le faccende di casa, il pomeriggio a sistemare fotografie e scrivere qualcosa sul blog.



 Come vedete, queste sono fotografie assolutamente diverse dal post precedente: tanto quelle erano malinconiche e in bianco e nero, tanto queste sono allegre, un trionfo di colori. Non so ancora cosa faremo quest'estate, se torneremo per l'ennesima volta in Alto Adige oppure cambieremo destinazione, in ogni caso queste immagini meritano davvero di essere guardate, anche solo per sognare. Ci troviamo in provincia di Bolzano, in una diramazione della Val Pusteria, nella Valle di Anterselva.




Ero già stata qui tantissimi anni fa, nel lontanissimo 1982, in occasione di una vacanza nel Cadore, ho anche alcune fotografie (avevo una Kodak Instamatic, di quelle che facevano le foto quadrate, a guardarla adesso fa davvero ridere), in ogni caso avevo dei vaghi ricordi di questo lago.

Per esempio, me lo ricordavo assolutamente azzurro,  come il Lago di Auronzo, e le fotografie che ancora ho lo testimoniano,  ed invece ora hanno tutti e due un colore completamente diverso, tendente al verde, come il Lago di Braies (che invece era verde anche allora).
Non so quale miracolo sia accaduto nel frattempo, fatto sta che quando l'ho rivisto, mi è sembrato molto diverso, in ogni caso uno spettacolo, anche se diverso da come lo ricordavo.







Il lago si raggiunge dalla statale della Val Pusteria: dopo Brunico si prosegue in direzione San Candido,  poi si percorre la strada che attraversa la Valle di Anterselva, in direzione Passo Stalle,  per circa 17 chilometri. I paesini che popolano questa valle sono divisi in due o tre parti, come succede spesso in queste zone (Rasun di sopra, Rasun di Sotto, Rasun Vecchia e Nuova, Anterselva di Sotto, di Mezzo e di Sopra), quasi sempre dei nuclei minuscoli, un pugno di case che però si distingue con un nome diverso da quelle distanti magari poche centinaia di metri, una particolarità che ci fa sempre sorridere.

Già la strada per arrivare al lago è spettacolare, come tutte le valli da queste parti, però bisogna parcheggiare un po' lontano,  nei pressi delle piste di Biathlon, quindi si prende un sentiero interno oppure sulla strada asfaltata (attenzione alle macchine). All'inizio il sentiero sembra un po' deludente, soprattutto la parte iniziale, quella asfaltata, perché non passa proprio rasente al lago per un bel tratto, il panorama è ostacolato alla vista da una staccionata e dei prati, ma proseguite fiduciosi.

La prima cosa che si incontra è un prato con una riserva di daini, cervi e simpatiche caprette, i bambini ne saranno estasiati, e sicuramente anche voi. I daini sono talmente socievoli e abituati alle persone che si lasciano quasi avvicinare (sono comunque protetti dalle staccionate) e si mettono in posa, come delle vere star.





Il giro completo del lago misura meno di tre chilometri e dura circa un'ora, un'ora  e mezza,  è agevolissimo e con poco dislivello, anche meno stancante di quello di Braies perchè è quasi tutto in pianura, tranne qualche passaggio più in alto e stretto ma comunque ben segnato e protetto da staccionate.
E' proprio da qui, dall'alto,  che si ammirano scorci di questo tipo.



Ed ecco la vista che si apre a metà del percorso: delle acque cristalline, in cui si specchia il cielo, quel giorno purtroppo non limpido, ma percorso da nuvole basse e pesanti, e le rigogliose montagne circostanti.
L'ultima volta siamo andati a vedere il lago di Braies (ormai lo conosciamo a memoria), mi sono messa a chiacchierare con una signora, anche lei una habituè del luogo: noi ci siamo stati solo d'estate, e quindi lo vediamo sempre uguale, mentre lei ci era stata in primavera e, mi ha fatto vedere le foto sul cellulare, mentre tutta l'estate le acque sono verdi ma non riflettono nulla, sono opache, a primavera tutto il lago si trasforma in uno specchio di cristallo, una visione ancora più suggestiva di quella, pur stupenda, estiva.
Ci siamo chieste come mai questa differenza, e non siamo riuscite a darci una risposta.

In questo caso, il Lago di Anterselva è invece uno specchio perfetto, con la superficie appena increspata dal forte vento di quella giornata di fine estate.





Questi fiori selvatici dai colori così vivaci formano un contrasto perfetto col verde smeraldo del lago e con i colori più spenti delle conifere che ornano queste montagne.
La spiaggia di sabbia che vedete nella foto sotto è davvero perfetta per fermarsi a metà giro e concedersi un bel picnic a base di fragranti panini con speck e magari una fettina di strudel.



Quasi alla fine del giro, ecco delle anatre che andavano a spasso nelle acque trasparenti.








E siamo giunti alla fine del giro, estasiati da tanta bellezza.
Alla prossima!

8 commenti:

  1. In una giornata di pioggia come oggi i colori delle tue foto mettono allegria , sembra propio di vivere quei bellissimi posti!

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  2. Sono posti incantevoli, viene voglia di andarci! Un caro saluto

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  3. Adoro anch'io questi paesaggi, soprattutto il lago di Braies (a cui sono anche legata affettivamente per vicende personali). Essere lì dà un senso di pace interiore incredibile.
    PS: il cerbiatto è bellissimo!!!

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  4. Feci una vacanza in montagna in Trentino anni fa.. e rimasi affascinata dalla bellezza della natura.. dei laghi ... dei ghiacciai (andammo vicino alla Val di Sole.. e là c'erano i ghiacciai della Presena)... le tue foto.. meravigliose.. fanno sognare..e rilassano!!! un abraccio :-)

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  5. E ci sono persone che sostengono che la montagna d'estate è triste... Io la trovo meravigliosa... Un bacione

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  6. Ricordo questo lago. Ci sono stata da ragazzina con mio padre!
    Grazie per aver fatto rinascere in me ricordi tanto piacevoli.
    Un abbraccio
    Francesca

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  7. La Natura è il più bel quadro che esista! E le tue foto lo dimostrano!
    Meraviglose!
    Grazie di averle condivise.
    Michela

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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