I miei viandanti

venerdì 16 novembre 2012

Autunno a Roma: la romantica Villa Borghese


L'altro giorno ho recuperato la mia amatissima macchina fotografica, che ormai ha le ragnatele da quanto la uso poco: essendo un bel sabato pomeriggio soleggiato, subito dopo pranzo ho preso la metro e sono andata a fare una bella passeggiata nella romantica Villa Borghese, i cui cancelli monumentali si aprono proprio accanto a Piazza del Popolo.



Era tanto che non ci andavo, e vorrei al più presto mostrarvi anche la bellissima Galleria Borghese, che mi riprometto di tornare a visitare da tanto tempo e che merita assolutamente, non fosse altro che per le sculture di Bernini e Canova.


Il bellissimo parco che circonda il Museo Borghese è, invece, aperto al pubblico, e nei suoi immensi viali si incontra una variegata folla di famiglie, biciclette, pedalò ed innamorati. Se siete a Roma, dalle parti di Via del Corso,  venite con me alla scoperta di quella che è una delle più belle ville della città. In questo periodo, poi, possiede anche un'aria romantica e malinconica, con le foglie color ruggine che cadono dagli alberi centenari al primo colpo di vento.



Questa zona si trova sul Colle Pincio su cui insistevano, in epoca romana, vari giardini famosi tra cui gli Horti di Sallustio, che ora corrispondono alla zona occupata da Trinità de Monti e Piazza di Spagna,  e quelli di Lucullo, e da cui sono emersi notevoli reperti archeologici ora sparsi in vari musei romani.
L'entrata principale si trova su Piazzale Flaminio, con i propilei neoclassici progetta da Luigi Canina, per cui se venite con la metro scendete alla metro Flaminio.


L'immensa proprietà apparteneva alla famiglia Borghese già dal XVI secolo ma fu solo con il cardinale Scipione Borghese, nipote del Papa Paolo V, che si edificò il Casino Nobile e si sistemarono i giardini, nel 1630 circa: ambedue furono modificati e arricchiti da Marcantonio Borghese, nel secolo successivo, quando venne sistemato il Giardino del lago, e quindi una profonda ristrutturazione dopo il 1820 ad opera del principe Camillo, che adattò i giardini alla moda romantica del momento.






Questo è il  Giardino del Lago, dal gusto tipicamente settecentesco, sulle cui acque tranquille si specchia il Tempietto di Esculapio.



Passeggiando per gli immensi viale, ombreggiati da pini marittimi dalle dimensioni impressionanti, passiamo per la Casina detta di Raffaello, in realtà un piccolo edificio secentesco, ora adibito a ludoteca.


A lato si apre la settecentesca Piazza di Siena, con la Casina dell'Orologio sullo sfondo: su questa piazza si svolgono i concorsi Ippici e, almeno fino ad alcuni anni fa, il Carosello dei Caroselli, una specie di esibizione militare a cui ho assistito parecchie volte quando ero bambina.


Ed ecco la statua monumentale al re Umberto I, risalente al 1926, in cui una figura velata che rappresenta l'Italia, piange la morte dell'amato re.




Ed eccola, la bellissima villa secentesca, uno scrigno di tesori la cui collezione comincia proprio con Scipione Borghese, amante dell'arte e della pittura.



Dietro all'edificio si trova una delle tante fontane che ornano questo parco, la Fontana di Venere, risalente al XIX secolo, attorniata da un giardino all'italiana.



Poco oltre i giardini Segreti, difficile da fotografare perché stretti tra alte inferriate, che si estendono tra la Casina dell'Uccelliera, quella nella foto sotto attraverso il cancello, e la  casina della Meridiana.






Continuando a passeggiare senza una meta, sono scesa in una valle più bassa, quasi oscura, ombreggiata da alberi enormi.

Un altro divertissement tipico del Settecento, il Tempietto di Antonino e Faustina, ricostruito con pezzi antichi secondo la moda inglese dell'epoca.



E sempre sul viale principale, la Fontana del peschiera.

 Ho dovuto a malincuore porre fine alla mia bella passeggiata, iniziata sotto il sole caldo del primo pomeriggio, perché il pallido sole di novembre  si era nascosto sotto una coltre di nuvole scure e pesanti, mentre una brezza autunnale faceva vorticare le foglie  sui viali del giardino.
Spero quanto prima di visitare il bel Museo Borghese, e di raccontarvi il resto!


8 commenti:

  1. Ciao Laura, che bel post, grazie! Così mi sono vista anch'io il famoso parco di Villa Borghese..e speriamo di vederlo dal vivo un giorno o l'altro!
    Buon fine settimana!!
    Carmen

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  2. Grazie Laura per queste bellissime immagini commentate. Ti devo confessare che mi sono un po' commosso, li' proprio a Villa Borghese ho trascorso pomeriggi quando venivo aRoma dalle mie zie. Ci sono tornato dopo molti anni l'anno scorso e ho finalmente visitato il museo, con le splendide sculture del Bernini, e un grandioso Caravaggio. Credimi sei molto fortunata, poter godere di queste meraviglie cosi' vicine. Li ti passa qualsiasi malinconia, e ci si scalda il cuore.

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  3. Grazie cara Geilis per questa meravigliosa passeggiata... me lo sono gustata con i polmoni pieni. Sei una fantastica guida e l'amore per la tua città traspare in ogni tua parola, come una tenera carezza...
    un saluto grande!!

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  4. Che bella passeggiata! Mi hai fatto venir voglia di tornarci. Villa Borghese è la mia preferita, tra le ville romane.

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  5. Grazie per questo bel reportage...tante cose non le sapevo...noi italiani amiamo spesso andare all'estero dimenticandoci delle meraviglie che abbiamo a casa nostra...

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  6. Guarda, non c'è cose più bella che leggere descrizioni così accurate da una persona che ama l'arte, come te. Le immagini sono come sempre splendide. Alcune di esse non sembrano scattate in una metropoli ma in bosco ben lontano dalla città. Questo post l'ho letto tutto d'un fiato. Grazie cara e buon fine settimana

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  7. una vita che non ci vado, che vergogna. Mi hai fatto venire voglia di fare una bella passeggiata e magari mi stampo il tuo post così la gusto di più. un abbraccio ciao Reby

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  8. è sempre meraviglioso passare da te... e che belle foto.
    sto rivalutando l'autunno...

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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